Corre l’anno 1892 quando a Lancaster, in Pennsylvania (U.S.A.) nasce Hamilton, una fabbrica di orologi che si dimostra immediatamente dinamica e preparata.
Già l’anno successivo, infatti, la maison produce un orologio da tasca che viene adottato dalle Ferrovie Statunitensi in virtù delle sue caratteristiche di precisione e di affidabilità.
Di lì a poco, Hamilton presentò il Broadway Limited, un orologio creato appositamente per le Ferrovie e che divenne un vero e proprio mito.
Nel 1908 la maison propose per la prima volta al mondo un orologio nato appositamente per il pubblico femminile, che fino a quel momento si era dovuto accontentare di modellerie ricavate dalla versioni maschili.
Tra il 1910 e il 1930, il marchio acquisisce il suo attuale DNA di orologio rappresentativo del mondo militare e sportivo.
I successi che Hamilton miete in quegli anni lo caratterizzeranno per sempre in un’immagine viva ancora ai nostri giorni.
Fu un Hamilton, infatti, l’orologio che fu utilizzato dal Gen. Black Jack Pershing per sincronizzare i movimenti delle truppe americane, come i segnatempo utilizzati istituzionalmente da aviazione e linee aeree quali TWA, Eastern, United e Northwest.
I fratelli Picard e l’Ammiraglio Byrd indossarono orologi Hamilton nel corso di epiche imprese.
Contemporaneamente, Hamilton crebbe anche dal punto di vista logistico e strategico, acquisendo una delle maggiori fabbriche orologiere americane del tempo, la Illinois, grazie alla quale il brand si accaparrò un’altra determinante fetta di mercato e precisamente nel settore del lusso.
Agli albori degli anni ’30, Hamilton apre una Scuola di Orologeria negli Stati Uniti d’America.
Con l’inizio del secondo conflitto mondiale, il marchio torna alla produzione esclusiva di modelli militari.
Questo periodo coincide con la nascita della linea Khaki, la collezione più importante e caratterizzante nella storia della maison.
Parallelamente viene prodotto il Marine Chronograph, del quale furono consegnati alla Marina Militare yankee 9.800 esemplari prima del D-Day.
Al termine del conflitto ricorre un ulteriore siccesso epocale del brand, in virtù della creazione del calibro elettrico 500, che animò il mitico “Ventura”, orologio icona degli anni ’50, indossato anche da Elvis Presley nel corso delle riprese del film “Blue Hawaii”.
Nel corso degli anni ’60, Hamilton acquisisce Buren, altroi grande protagonista del mercato U.S.A.,
e subito dpo decide di abbandonare momentaneamente il repoarto meccanico orologiero per dedicarsi con enorme successo allo sviluppo di Pulsar, che in quella stagione miete enormi consensi di vendite e di immagine, tanto da figurare anche al polso del Presidente americano Gerald Ford e di James Bond nel film “Vivi e lascia morire”.
Il decennio successivo segna la consacrazione definitiva di Hamilton con il suo ingresso in ambito SMH, il gruppo che fu riferimento della famiglia Hayek e che si trasformò nell’attuale colosso orologiero Swatch Group.
Attualmente Hamilton è protagonista nel panorama orologiero mondiale, in virtù della cura e dell’attenzione che il gruppo proprietari presta nei suoi confronti.
Equipaggiato da movimenti svizzeri di grande prestigio, costruiti in-house al gruppo direttamente da ETA, alcuni dei quali in completa esclusiva per il brand.
Di conseguenza a ciò l’immagine del marchio è enormemente cresciuta, e la sua presenza sul grande schermo lo testimonia, anche con i film “2001 Odissea nello Spazio”, Man in Black, Sex and the City, Un giorno per Caso, Arma letale 4, e altri.
Il marchio è partner in molti eventi aeronautici internazionali e uno dei suoi ambasciatori è il migliore pilota acrobatico francese, Nicolas Ivanoff.